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Ospedale Scafati, tensione tra attivisti e il Governatore De Luca

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Resto sempre più esterrefatta del comportamento del presidente della Regione. Dopo l’ultima ‘sua’ sentenza sull’ospedale di Scafati, apprendo da un video in circolo sul web, di un suo atteggiamento violento,  nei confronti di un’attivista del M5S, ma soprattutto una cittadina scafatese, che rivendicava l’apertura del Mauro Scarlato e che meritava più rispetto da un uomo delle istituzioni. Lo afferma il consigliere regionale Monica Paolino

Sicuramente un tale argomento andava discusso in altri modi e in altra sede, ma allo stesso modo, una tale reazione (addirittura le stringe i polsi) da parte del governatore, non è giustificabile. Se il presidente De Luca, intende mettere in campo questo tipo di politica, siamo assolutamente fuori strada, perché non va nella direzione del rispetto delle donne.

Anche quello che dice nel video è fuorviante. De Luca invita la donna, ad andare a protestare a Roma, perché lui non è il commissario e, pertanto, non ha potere decisionale in materia di Sanità.

Bene. E allora perchè un anno fa, si era preso la responsabilità di annunciare l’apertura del Mauro Scarlato e del Pronto Soccorso? Come ha fatto a riaprire il finto PS di Agropoli, alla vigilia delle amministrative, con un annuncio roboante a firma della Regione Campania? E’ ingiusto mentire a un’intera comunità, che a quelle parole aveva creduto, volendo fortemente mettersi in salvo.

La verità è che la soluzione c’era. L’ospedale Mauro Scarlato era stato reinserito nel piano ospedaliero dall’ex governatore Caldoro. Un piano che superava ampiamente il decreto 49 e che era stato approvato dall’Agenas e dal Mef. Che fine ha fatto quel piano? E’ stato insabbiato per togliere meriti al precedente Governo? Lo stesso Governo che sulla Sanità è stato anche capace di rientrare da un debito stratosferico?

La verità è che anche sulla Sanità avevamo ragione. Dispiace che l’attivismo di un gruppo di cittadini, impegnati da settimane, a raccogliere firme, non sia servito a nulla, così come la voce del PD, continuerà ad essere inascoltata.

Viva la democrazia, viva le donne.

 

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