«Premessa la estrema delicatezza della vicenda – si legge nella nota – è doveroso sottolineare che al carcere di Fuorni non si è celebrato il processo nei confronti di Diele, ma
il giudice era solo chiamato a convalidare l’arresto e a predisporre misure limitative della libertà idonee ad evitare che lo stesso ripeta la sua condotta.
Appare difficile immaginare che Diele, chiuso in casa e con i controlli di polizia giudiziaria, possa prendere l’autovettura e travolgere altre persone. Si procederà poi al processo e se Diele sarà condannato con sentenza irrevocabile, andrà in carcere ad espirare la pena.
L’altro giorno si è discusso di come impedire all’indagato di essere pericoloso per l’incolumità altrui in attesa del processo. Presto si deciderà della sua responsabilità con il
processo penale».
«I domiciliari con braccialetto – spiega meglio il presidente dell’Anm salernitana,
Piero Indinnimeo – è una misura cautelare adottata per cautelare il soggetto e far sì
che non reiteri il reato. Ci sono in pratica controlli continui e dovrà rispettare tutte le
prescrizioni previste».