E’ la motivazione con la quale la Corte di appello di Salerno ha accolto il ricorso presentato dal ministero della Salute contro la sentenza di primo grado emessa dal giudice del lavoro del Tribunale di Salerno che accoglieva il ricorso di un genitore, Ernesto Reverchon, riconoscendo nella somministrazione dei vaccini la cause della sindrome autistica da cui è affetto il figlio.
Anche il Tribunale di Salerno – in sede di appello – ha dunque negato l’esistenza di nesso causale tra vaccini e sindrome autistica, riformando la sfavorevole sentenza di primo grado. In primo grado, il giudice accoglieva il ricorso e condannava il Ministero della Salute alla erogazione delle “provvidenze invocate a seguito dei danni derivanti da vaccinazioni obbligatorie”.
Nella sentenza del Tribunale di Salerno si fa invece riferimento alla “inconsistenza delle tesi che sostengono l’esistenza di un presunto nesso causale tra vaccini ed autismo. In altri termini – si legge – partendo dal rilievo che non si conoscono le cause dell’autismo, nessuna ipotesi potrebbe essere teoricamente esclusa.
Tuttavia, i risultati delle ricerche menzionate nella relazione peritale assegnano sempre di più a fattori genetici e prenatali un ruolo importante nel determinismo dei disordini autistici. Ne consegue che, allo stato, quanti ammettono la possibilità di un rapporto causale tra vaccini ed autismo non sono in grado di supportare l’asserto con i risultati di studi altrettanto seri e credibili”.
(Fonte ANSA).
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