Già detenuto nel carcere di Parma dopo essere stato arrestato a febbraio, qualche giorno fa il bandito siciliano si è visto notificare dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, guidati dal capitano Davide Acquaviva, un’altra ordinanza di custodia cautelare per rapina a mano armata. Il catanese, insieme ad un’altra persona ancora ricercata, nell’ottobre dello scorso anno tagliò la lamiera e parte del vetro antiproiettile di una finestra della Banca del Cilento, facendo irruzione pistola in pugno durante la pausa pranzo. I dipendenti furono sorpresi nelle operazioni di resoconto giornaliero, furono minacciati con un taglierino ed una pistola semiautomatica e furono costretti con violente spinte e strattoni ad aprire il caveau e la cassaforte.
A salvare il denaro fu l’apertura temporizzata del dispositivo blindato, sicché i rapinatori riuscirono a portare via solo i 10.000 euro disponibili per le operazioni contabili. Fra ingresso, consumazione del reato e fuga tutto durò appena 5 minuti. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Polla, hanno permesso di ricostruire un quadro indiziario notevole e attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza acquisite nella banca ma anche in tutto il Vallo di Diano, è stato identificato il rapinatore la cui fuga terminò in Sicilia, a bordo di una Nissan Juke di colore grigio metallizzato.