Quest’ultima ha previsto il prelievo delle sabbie, in cave di prestito presenti alle spalle della barriera stessa. Come è facile intuire, la consistenza della sabbia prelevata è molto più fine di quella che compone l’arenile di San Marco. Tale diversa conformazione – precisa – unita alla forte presenza di acqua di cui la sabbia ė impregnata, le ha fatto assumere un aspetto compatto e, in taluni casi, fangoso. Ma si tratta di un fenomeno assolutamente naturale; stesso discorso per l’aspetto giallognolo e schiumoso dell’acqua, semplicemente dovuto ad un lavaggio della sabbia, posta in essere ex novo”.
Altra questione è legata alle pietre presenti sull’arenile: “da contratto, la ditta dovrà effettuare la manutenzione dell’arenile, oggetto di ripascimento, per un periodo di due anni, quindi le stesse verranno rimosse e l’operazione verrà ripetuta ogni volta che ce ne sarà la necessità. La manutenzione – sottolinea – verrà operata anche per la spiaggia, non appena le mareggiate termineranno e il mare tornerà ad essere calmo”. “Siamo convinti di aver fatto un buon lavoro – evidenzia Coppola – la spiaggia del lungomare è più che raddoppiata e il risultato, con il passare del tempo, una volta assestatasi la situazione, verrà certamente apprezzato”.
La spiaggia in questione è stata munita inoltre di cabine, discese operate ex novo e nei prossimi giorni verrà dotata di passerelle per disabili. Per quanto riguarda invece la questione posidonia sulla spiaggia di Trentova, Coppola afferma: “le mareggiate delle ultime settimane hanno portato ad ammassare ingenti quantitativi di alghe sull’arenile, di libera e privata fruizione. Negli ultimi giorni, il mare si è ripreso una porzione di posidonia; una nuova perturbazione è prevista per la prossima settimana, che dovrebbe fare il resto. Se questo non dovesse accadere – conclude – sarà il comune a provvedere alla rimozione”.