Lo scorso anno fu Rosina il testimonial non ufficiale a fare da sfondo alla corsa all’abbonamento con oltre 4500 tessere sottoscritte. Quest’anno, invece, stando alle dichiarazioni di Lotito ed in particolare Mezzaroma non ci saranno botti al mercato. Nessun colpo roboante o annuncio eclatante. I soldi sono quelli che sono e con 160 mila euro ad ingaggio non ci si può permettere follie.
L’auspicio della proprietà è quello di bissare il dato delle ultime due stagioni. Di contro il club potrebbe anche rivedere la sua politica economica ritoccando in basso il prezzo degli abbonamenti concedendo speciali carnet ai bambini anche per evitare code e problemi ai varchi di ingresso. Saranno importanti anche le strategie di marketing a cominciare dalle divise da gioco che la Salernitana utilizzerà nella prossima stagione.
In un anno di austerity e progetti ridimensionati dal punto di vista tecnico, la Salernitana dovrà trovare il modo di far breccia nel cuore dei suoi tifosi affinché si fidelizzino, acquistando un carnet quasi a scatola chiusa (visto che di solito la squadra verrà definita strada facendo e che il campionato di Serie B sarà sempre più uno spezzatino in termini di giorni ed orari di disputa delle gare). Una missione non semplice.
Altrove, per evitare ritardi e brutte sorprese, le società si sono mosse per tempo: Avellino, Cesena, Cittadella, il neopromosso Foggia, Novara, Perugia sono tra le squadre che hanno già annunciato prezzi e condizioni dell’acquisto dell’abbonamento, con tanto di slogan ed agevolazioni (per i vecchi abbonati e non solo). A Salerno i tifosi aspettano indicazioni e soprattutto buone nuove dal mercato