La prima parte della sua carriera ha quindi oscillato tra il jazz, la fusion e il folk di ascendenza africana, tutti ambiti che richiedono un certo eclettismo tecnico e stilistico. Più tardi la Reeves si è focalizzata sul jazz, portandovi il suo timbro chiaro, la duttilità espressiva e un gusto misurato, appena ripassato da echi di Sarah Vaughan e Carmen McRae. Ma è curioso come la sua carriera sia rimasta in gran parte lontana dai grandi successi internazionali, fino a quando nel 2005 George Clooney non l’ha voluta nel suo bel film “Good Night and Good Luck“. D’altra parte l’attore e regista ben s’intende di cantanti, visto che sua zia non è altri che Rosemary Clooney, una delle voci jazz più affascinanti emerse negli anni Sessanta.
Oggi la raffinatezza e la ricchezza stilistiche della Reeves sono viste finalmente come un pregio: un universo musicale di grande fascino. Vanta ben cinque Grammy (cinque), ed è solo una sintesi estrema del suo valore artistico di cantante che da corista ha saputo farsi leader di spessore planetario. Una contagiosa sacerdotessa la Reeves, di concerti a base di gospel, blues, R & B e soul, celebrati con tecnica somma quanto incendiaria passione. www.ravellofestival.com. Boxoffice: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com
Mercoledì 5 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Dianne Reeves Quintet
Peter Martin, Romero Lubambo, Reginald Veal, Terreon Gully
Posto unico € 25
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