Gallo, già cardiopatico, accusa dei disturbi già da qualche giorno. E’ a casa sua lunedì sera, in via Cavallaro, quando sente mancare l’aria. I familiari chiamano il 118, e una volta sul posto, stando a quanto racconta la famiglia dell’uomo, gli avrebbero diagnosticato una crisi d’ansia, e somministrato ansiolitici.
L’uomo però non si stabilizza, continua a chiedere la somministrazione di ossigeno. Viene chiamata un’altra volta l’ambulanza e a distanza di qualche ora sul posto di nuovo la stessa squadra di sanitari. Le condizioni dell’uomo precipitano e nonostante ogni tentativo di rianimarlo, viene constatato il decesso.
La famiglia ha sporto denuncia presso la locale tenenza dei Carabinieri e il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma. A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola in un articolo a firma di Adriano Falanga
Il 20 giugno sulla sua pagina Facebook Alfonso aveva lasciato un post oggi diventato profetico: «Sono di nuovo ko, sto talmente male che se vi dovessi abbandonare sappiate che siete tutti uguali per me. Vi ho amati, stimati e rispettati. Spero di guarire ma la vedo difficile, per questo portate avanti il pensiero del Movimento perché sarà il futuro del nostro Paese. Vi abbraccio tutti».
Sconvolti anche gli amici attivisti di Scafati in Movimento. «Non ti dimenticheremo mai. Il tuo entusiasmo e lo spirito vitale che hai sprigionato continuerà a sostenerci, nel tuo ricordo, rallegrando le nostre giornate. Continueremo a lottare anche per te».
Fonte Le Cronache oggi in edicola
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