Il caldo sta toccando il picco al Centro-Sud: su Sicilia, Sardegna, ma anche Puglia, Basilicata e Calabria le temperature si spingeranno su punte di 40 gradi e localmente superiori, favorendo ulteriormente la diffusione inarrestabile degli incendi attivi in molte regioni.
Un calo termico è finalmente atteso da venerdì, quando l’anticiclone si indebolirà arretrando più a sud e più ad ovest. Un po’ di temporali raggiungeranno anche le regioni centrali, mentre al Sud il sole resterà protagonista ma il prossimo weekend sarà comunque caratterizzato da una calura più sopportabile.
Il calo termico del fine settimana risulterà meno consistente rispetto a quanto annunciato qualche giorno fa. In sostanza le temperature riusciranno appena a riportarsi nelle medie del periodo ed il clima risulterà più vivibile soprattutto per effetto dell’aria ben più secca in arrivo da nord.
L’estate non verrà intaccata e proseguirà senza troppi eccessi. Tuttavia, già dal 17-18 luglio una nuova saccatura perturbata affonderà verso la Penisola Iberica e sull’Italia è atteso di nuovo espandersi l’anticiclone africano, con correnti più calde d’estrazione sahariana.
La dinamica sarà ancora del tutto simile alle precedenti ondate africane e anche stavolta il grosso del caldo potrebbe puntare al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori risultando persistente, mentre il Settentrione resterebbe più ai margini.
Nessuna vera crisi sull’andamento meteo estivo anche nell’evoluzione a seguire verso la parte finale del mese. Nel corso della terza decade di luglio l’anticiclone africano potrebbe risultare ancora più agguerrito, ovvero in grado di trasportare masse d’aria ancor più roventi direttamente dal Sahara verso il Mediterraneo e l’Italia.
Al momento le ipotesi più probabili disegnano l’anticiclone sub-tropicale talmente sbilanciato da nord, da portare i suoi massimi a ridosso del Sud Italia. Quando parliamo di massimi si intende il fulcro dell’anticiclone africano, che si manifesta in quota.
L’estate 2017 si conferma con una forte predisposizione allo strapotere dell’anticiclone africano che provoca prevalenti fasi di caldo decisamente insalubre, fin troppo persistente.
Quest’estate 2017 appare in forma decisamente smagliante, tanto che luglio sembra intenzionato davvero a dar battaglia per risultare rovente quanto giugno, se non di più. Rammentiamo che giugno sull’Italia è stato il secondo più caldo dal 1800 dopo il 2003. E l’estate non è nemmeno ancora arrivata a metà cammino
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