Se fino a ieri, e a ragione, poteva rifugiarsi dietro la burocrazia imposta dal governo, da oggi e immediatamente, a mio parere sembra che lo stesso governo stia sfidando il governatore sullo stesso terreno minato, quello della programmazione e della riorganizzazione con risorse definite e certamente sottostimate rispetto al fabbisogno.
Allo stato e nell’immediato De Luca paga lo scotto dell’insufficiente gestione di tipo ragionieristico che ha decretato un grave declino di tutto il settore sanitario in Campania anche per la assenza totale di confronto con tutte le parti sociali, quest’ultime uniche ad avere il polso sullo stato dell’arte e sulle difficoltà dei cittadini campani e di tutta la comunità salernitana di riferimento.
Se la nomina possa avere un diretto riferimento alle prossime elezioni ho paura che sarà un altro fallimento come lo è stato per il referendum. Purtroppo si hanno solo pochi mesi per tentare di dare la sensazione di poter garantire ancora il diritto alla salute ormai gravemente minato da circa 10 anni di piano di rientro. Sembrano manovre politiche da prima repubblica.
Auguro un buon lavoro al governatore anche se ho il dubbio che, poiché non fatto all’inizio del suo mandato, oggi sembra più l’ennesimo agguato politico di un governo che già bocciato dagli elettori a breve sarà bocciato dalla storia.”
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