Depurazione insufficiente e
scarichi abusivi sono i due principali motivi del cattivo stato di salute del mare della Campania. Lo dice
Legambiente al termine del monitoraggio effettuato lungo le coste della nostra regione.
Goletta Verde scatta una fotografia a tinte fosche. Nel mirino ancora canali e
foci di fiumi e torrenti che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. Una situazione ben nota da diverso tempo. Da otto anni consecutivi Legambiente assegna il giudizio di fortemente inquinato alla foce del
fiume Irno a Salerno, del
fiume Sarno, del
torrente Savone a Mondragone e dello sbocco del
canale di Licola a Pozzuoli.
I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, PH, conoscibilità/salinità). Su undici campionamenti in provincia di Salerno, nove hanno concentrazioni di inquinanti oltre i limiti di legge. Le spiagge monitorate da Legambiente spesso sono risultate discariche di rifiuti di ogni tipo. La cartellonistica è ancora troppo scarsa, per non dire praticamente inesistente in Campania.
foto di Anna Paola Montuoro per Legambiente