Dopo la prima ondata di Daspo emessi nei confronti di nove parcheggiatori abusivi, è in arrivo una nuova ondata di misure firmate dal questore Pasquale Errico.
«Siamo in fase istruttoria, ma a breve ci saranno altri Daspo – ha spiegato il questore – perché il contrasto a questo tipo di attività illecita è una nostra priorità. Ci siamo inizialmente concentrati sul centro cittadino, ora le nostre verifiche stanno riguardando zone più periferiche, come lo stadio Arechi l’area del lungomare su cui insistono gli stabilimenti balneari».
Il questore ha voluto ringraziare vigili urbani e carabinieri per il lavoro di squadra: «Fondamentale il lavoro di tutti, bisogna tutelare i cittadini ed evitare che siano vittime di personaggi che con toni minacciosi pretendono il versamento di un obolo».
Con tutto il rispetto per l’iniziativa, probabilmente unica cosa possibile, ma i Daspo per i parcheggiatori (per gli sportivi ha un senso) sono inefficaci. Rischiano di diventare come i divieti di avvicinamento inflitti agli stalker di povere donne, che poi disattendono il divieto e le vanno ad importunare (nella migliore delle ipotesi). Così, anche i parcheggiatori se ne fregano del Daspo, come già accaduto, e ritornano a delinquere, magari nello stesso posto. Ci vuole il carcere, magari 1 anno la prima volta e se ci ricapitano 3 anni. Solo così potrebbero togliersi il vizio. Pene certe