Un mese con Mario Scarpitta sindaco. L’11 giugno scorso l’imprenditore di Marina di Camerota esordiva da primo cittadino nel suo ufficio di palazzo città dopo il commissario prefettizio e Antonio Romano, dal quale aveva appena ereditato la fascia tricolore. Le promesse fatte in campagne elettorale lo inseguono giorno dopo giorno, ma con tenacia e grinta, e non senza difficoltà vista la situazione economica e organizzativa dell’ente, sta cercando di tenere fede alla parola data. Fin qui tante luci e zero ombre.
Partenza razzo per la composizione della Giunta: Scarpitta ha designato i suoi assessori pochi giorni dopo il suo insediamento. Ha mostrato altrettanta celerità nel varare quegli incarichi ai quali aveva dato ampio eco durante la campagna elettorale. S’era detto di nominare un assessore per ogni frazione, s’era detto di Giovanni Volpe come presidente della società dei parcheggi senza ricevere lo stipendio. S’era detto, inoltre, di depositare in un fondo comune parte delle buste paga (o tutte proprio) di assessori, sindaco e vice sindaco. S’era detto di cercare di dare un volto nuovo al paese. E così è stato fatto.
«Ma il nostro impegno è quotidiano – dice Scarpitta – lavoriamo ventiquattro ore al giorno per ridare lustro a questo paradiso». In campo è scesa la squadra di Terradamare. Un gruppo di giovani competenti con un unico obiettivo: «Fare e non restare a guardare». Il vicesindaco sbriga la burocrazia, gli assessori scendono in strada a risolvere i problemi in prima persona. Poi ci sono i delegati che stanno portando a termine tanti piccoli lavori «per rendere grandi i nostri paesi», sottolineano all’unisono. L’amministrazione ha cacciato via la Yele. E’ stata ingaggiata una nuova squadra che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Dichiarata guerra alle brutture e via con l’operazione del «bello».
La polizia locale è stata inviata nel centro storico di Marina di Camerota, in questo periodo affollato di turisti. I vigili bussano porta a porta tutte le abitazioni. Il messaggio è chiaro: «Ci manda il sindaco, bisogna rimuovere tutto quello che non è autorizzato ad occupare questi vicoletti». E quindi via i vasi in cemento e quelli di plastica, via gli stendi abiti, i tappeti. Soprattutto via le auto e gli scooter. Presto un vivaio regalerà al Comune piante e fiori da installare dove meglio si crede.
Via i pagamenti in contanti dagli uffici del Porto turistico. Ora gli ospiti possono versare i soldi del fitto del posto barca solo tramite conto corrente o con carta di credito e bancomat. A giorni entra in azione anche la macchina spazzatrice. «Il servizio partirà subito – avvisa il primo cittadino – la macchina verrà inviata nei centri storici di Licusati, Camerota e Lentiscosa. I paesi dell’entroterra dovranno diventare tre gioiellini. In questi giorni abbiamo dato prova di tenere molto alla loro situazione, anche con l’arrivo del TrenodAmare per la gioia di grandi e piccini». La spazzatrice resta in funzione per tutta l’estate. Agirà all’alba a Marina di Camerota, prima del risveglio dei turisti.
«E’ stato un mese intenso, un mese dove sono stati raggiunti risultati importanti. Il cammino è lungo e siamo solo all’inizio» avverte Scarpitta. La nuova ditta che si occupa della differenziata diramerà un nuovo calendario nei prossimi giorni. A supporto dei lavoratori ci saranno dei vigili che controlleranno l’esatto conferimento. «Chi sbaglia paga – fa sapere il delegato all’Ambiente Josè Saturno – chi non conferisce la spazzatura in modo corretto sarà raggiunto da un richiamo verbale e da un’ammenda. Se tutti conferiamo in modo esatto, entro un anno possiamo pensare anche ad un risparmio per la popolazione. I cittadini devono collaborare e denunciare, abbiamo bisogno di loro».
Questa mattina, giovedì 13 luglio, è iniziata anche la rimozione del ‘Centro visite’. Un’opera che è costata diverse migliaia di euro e che è rimasta inutilizzata sul porto turistico di Marina di Camerota per tanti anni. Al suo posto sorgerà un’area verde. «Questa azione va nella direzione di riqualificare l’area porto – dice Scarpitta – questo è uno degli angoli più belli del nostro territorio. Lo dobbiamo coccolare e amare. Come si fa? Togliendo tutte le opere inutilizzate e tenendolo pulito ogni giorno. Ci vuole ordine».
A tal proposito l’amministrazione ha dato vita alla formazione di una squadra di operai che sorveglia il paese giorno e notte. Se c’è una emergenza, una criticità, i cittadini possono segnalarla attraverso Whatsapp e i manutentori del Comune corrono subito a risolvere il problema. Ma, oltre alla buca, alla perdita d’acqua o all’auto in divieto di sosta, c’è chi avvisa gli amministratori della presenza dei venditori di frutta ambulanti che abbandonano rifiuti e disturbano la quiete con schiamazzi amplificati al megafono. Succede così che un vigile urbano arriva sul posto e allontana l’individuo. «E’ bello lavorare con una squadra così, piena di voglia di fare e di entusiasmo – commenta il primo cittadino – dietro di me ci sono tante persone: in primis l’amministrazione, poi i volontari, i lavoratori, i cittadini semplici che svolgono un ruolo importantissimo, quello di “guardiani del proprio quartiere”».
Scarpitta, sindaco-operaio più che sceriffo, come è stato invece ribattezzato dalla stampa a pochi giorni dal suo insediamento, rincorre gli scooter in contro senso e allontana gli ambulanti dalle passeggiate, poi chiama la polizia locale e gli fa sequestrare tutto. Diversi, infatti, negli ultimi giorni, i sequestri effettuati dai vigili ai danni dei venditori extracomunitari. Tutta merce contraffatta stipata in un deposito del Comune.
Alla domanda «dove vuole arrivare questa amministrazione?», Scarpitta non si pone limiti: «Dateci prima il tempo di insediarci – ironizza – e, comunque, a parte la battuta, andiamo avanti vivendo questo Comune giorno per giorno e cercando di risolvere i problemi dando priorità a quelli più importanti. L’estate prossima i nostri ospiti troveranno sicuramente una Camerota diversa, una Camerota più bella e organizzata. Serve tempo e pazienza».
Commenta