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Capaccio Paestum pugno duro contro i roghi nelle aziende

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L’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, guidata dal sindaco Franco Palumbo, annuncia di adottare misure restrittive contro i responsabili dei roghi dei contenitori in polistirolo per piantine che sprigionano nell’aria diossina pericolosa per la salute dei cittadini.

A seguito delle diverse segnalazioni pervenute, l’Ente comunale annuncia di aver intensificato i controlli attraverso gli agenti della Polizia locale nelle ore serali e notturne in prossimità delle aziende agricole, dove si consumano tali episodi.

Allo stesso tempo, il Comune di Capaccio Paestum intende favorire la nascita sul proprio territorio di start-up in grado di trasformare, puntando sul biodegradabile, un rifiuto in una risorsa, generando occupazione ed economia per i più giovani.

“È una prassi ormai consolidata – spiega il vicepresidente del Consiglio Comunale, Giovanni Piano – incendiare nelle ore serali e notturne, all’interno delle aziende, questi contenitori in polistirolo che sprigionano diossina nell’aria. I proprietari e gli affittuari dei fondi, spesso, si giustificano dicendo che i roghi sono causati da ignoti. Da oggi in poi non sarà più così perché saranno tenuti alla messa in sicurezza dei polistirolo, prima dello smaltimento, per evitare incendi nei loro fondi”.

“La cultura dell’informazione è fondamentale e se ci sono dei furbetti, che non conoscono o fanno finta di non sapere gli effetti pericolosi della diossina, comincino da subito a rispettare perché non transigiamo quando si tratta di mettere a rischio la salute dei cittadini – conclude il sindaco Franco Palumbo – Attraverso un corretto smaltimento del polistirolo si preserva in primis la qualità dell’ambiente e poi si favorisce anche il riciclo visto che dal suo recupero si generano materiali isolanti da utilizzare nell’edilizia.

Allo stesso tempo, insieme alla vicesindaca Palmieri, stiamo già lavorando per sensibilizzare e incentivare le aziende ad utilizzare, nel caso di a prodotti biodegradabili. Stiamo immaginando anche la nascita di start-up, che diano lavoro ai giovani e che siano in grado di trasformare il rifiuto in una risorsa, puntando su materiali biodegradabili”.

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