Allo stato, vengono effettuate 4 manovre di semichiusura e riapertura delle saracinesche della rete idrica che, per la sola zona orientale, richiede l’impiego di 10 unità lavorative. La possibilità che le manovre di semichiusura delle saracinesche della rete idrica possano interessare anche altre zone della città, oltre quella orientale, è in ballo ma di difficile applicazione. Questo a causa della conformazione della rete idrica cittadina, come sottolinea Luciano: «Nella zona orientale ci sono i serbatoi e l’acqua, di fatto, viene fermata a valle, ovvero quando la sua potenza di scorrimento non è sprigionata al massimo, così da non avere ripercussioni sulle tubature. Per quanto riguarda, invece, la zona occidentale ed il centro cittadino, l’acqua scorre più velocemente e con manovre di chiusura della rete si rischierebbe la “distruzione” della stessa perché la pressione sarebbe troppo forte».
La chiusura e l’apertura delle saracinesche sarebbe anche alla base della moltiplicazione delle perdite d’acqua che si stanno verificando a Salerno e che stanno indispettendo non poco i cittadini che, invece, devono fare i conti con la mancanza dell’importante risorsa: «Lo stress a cui sono sottoposte le tubature è tanto e le perdite si verificano proprio a causa delle continue sollecitazioni.
Salerno Sistemi sta provando a rimediare ogni qual volta giunge una segnalazione ma è chiaro che lavoriamo in base ad una scala di priorità: le prime perdite ad essere sistemate sono quelle più grandi e che possono rappresentare un rischio per la pubblica incolumità». «Quello che mi preme sottolineare – conclude l’amministratore Vincenzo Luciano – è che Salerno Sistemi può godere di personale operaio e tecnico competente che sta vagliando tutte le soluzioni possibili al fine di gravare sempre meno sui cittadini salernitani».
Fonte Le Cronache