L’iniziativa è stata promossa dal comitato “Libertà di scelta Salerno”, nato da un gruppo di liberi cittadini, che rifiutano e contestano le imposizioni introdotte dal decreto Lorenzin , che eleva da 4 a 10 il numero di vaccini obbligatori, prevedendone altri 4 fortemente raccomandati.
Con fiaccole accese e le magliette arancioni il corteo ha attraversato Corso Vittorio Emanuele lanciando slogan e mostrando striscioni in cui si sottolinea la libertà di scelta, la previsione di esami pre-vaccinali e terapie personalizzate.
Gli organizzatori mettono nel mirino il decreto che sta per diventare legge, sostenendo che «la strada vaccinale deve essere un percorso informato, che tiene conto dell’unicità di ogni bambino, del suo patrimonio genetico e delle sue peculiarità e deve offrire pertanto approcci mirati e personalizzati, volti a ridurre ed azzerare ogni rischio a carico della salute dell’individuo».
Parole bilanciate a cui sono seguite dichiarazioni ben più nette da chi era in piazza. I capifila con i megafoni non le hanno mandate a dire: per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin cori di “vergogna”, frasi di irrisione e accuse di incompetenza.
«Non molleremo mai la presa su un diritto fondamentale come la libertà per il bene dei nostri figli – ha detto una mamma -. Anche a Salerno è tornata la resistenza». I free vax si chiedono perché lo Stato imponga la vaccinazione per chi ha da 0 a 16 anni invocando l’immunità di gregge, quando l’85% della popolazione (gli adulti) resta fuori dall’obbligo; perché non si possa avere un’informazione esaustiva e chiedere un programma vaccinale personalizzato; perché il sistema sanitario svedese abbia evidenziato frequenti e gravi reazioni avverse al vaccino Mpr (morbillo, parotite, rosolia), mentre lo stesso in Italia viene descritto come innocuo; perché esista la legge 210/92 sugli «indennizzi per danno da vaccino» se i vaccini sono così innocui come viene raccontato; perché imporre un trattamento vaccinale (10 vaccini entro i 2 anni di età) senza che ne siano mai stati studiati gli effetti; perché si impone la vaccinazione per malattie non contagiose, e altre domande.