Accolti come vere e proprie rockstar, i
The Jackal hanno incontrato il pubblico del
Giffoni Film Festival con grande entusiasmo ed emozione. Una ragazza ha portato anche la mamma, grande fan dei video di YouTube che hanno trasformato i protagonisti in fenomeni pop.
Ciro Priello l’ha salutata in versione “vrenzola”, alternando poi sguardi alla “gay ingenui” a tormentoni che vanno dal classico “termostato” alla parodia di “Despacito” passando per la tanto temuta domanda “Ma tu cosa fai a ferragosto?”.
Beatrice Arnera, new entry femminile per il lungometraggio rassicura: “Questi ragazzi sono persino più divertenti dal vivo che in video”. In una delle poche parentesi serie,
Simone Ruzzo racconta: “Sono cresciuto seguendo il festival di Giffoni in TV e non mi sembra vero di essere qui”.
In anteprima, il gruppo ha presentato in sala il nuovo trailer del loro film d’esordio, Addio fottuti musi verdi, in sala in autunno, la storia di un ragazzo che potrebbe persino cambiare pianeta per trovare lavoro. L’approdo su grande schermo non tradisce però le origini del web: “Qualunque piattaforma racconta una storia a modo suo – spiega il regista, Francesco Capaldo – e nessuna è migliore dell’altra. L’altro giorno il barista ha chiesto a Ciro: “Ma quante visualizzazioni dovete fare per essere chiamati?”. Non funziona così, come fosse un’assunzione verso un piano più alto. Ogni canale ha la propria dignità”. E per ricordare l’unico assente al Festival, Gianluca Fru, tutto il gruppo ha girato con la platea un video-saluto da mandargli con tutto il calore della sala.