Botte da orbi ieri pomeriggio a bordo della lussuosa imbarcazione di 23 metri battente bandiera statunitense, tra il marinaio e il comandante, entrambi sardi di 40 e 38 anni, che se le sono date di santa ragione. (Lo scrive Ilvescovado.it)
Dopo l’ultimo alterco, a causa di un’incompatibilità caratteriale, sono bastati pochi minuti per passare dalle parole ai fatti con calci e pugni. La colluttazione è stata sedata dal resto dell’equipaggio, con i due antagonisti che sono recati presso gli uffici della Capitaneria di Porto per sporgere le denunce di parte per poi farsi refertare presso il Pronto Soccorso del Costa d’Amalfi. Ad avere la peggio il mozzo: per lui (con precedenti) 15 giorni di prognosi per un trauma cranico e le lesioni riportate.
Dalle indagini condotte dagli uomini della Guardia Costiera, coordinati dal comandante Antonino Giannetto, ad entrambi, deferiti alla Procura, sono ascritte le ipotesi di reato per minacce, percosse, ingiurie, diffamazione e lesioni personali. A confermare che tra i due non corresse buon sangue e che spesso fossero volate parole grosse, gli altri membri dell’equipaggio ascoltati in Capitaneria.
Guai per il comandante che avendo abbandonato la nave è imputato di diserzione secondo il Codice della Navigazione con la società armatrice che ha provveduto ad assumere un nuovo comandante, di nazionalità libanese, altrimenti lo yacht non avrebbe potuto lasciare il porto di Amalfi.
Fonte IlVescovado.it
Foto Archivio
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