Oltre alla maggioranza, tra gli altri hanno votato a favore anche Forza Italia, Scelta civica-Ala e Mdp, seppur riconoscendo la «piena libertà» ai propri senatori di «votare in dissenso contro il decreto», ha detto la capogruppo Cecilia Guerra.
Il provvedimento passa ora all’esame della Camera, che dovrà approvarlo in tempi rapidi e senza modifiche, per evitare un nuovo passaggio al Senato che ne metterebbe a rischio la conversione in legge, visto che il decreto scade il 6 agosto.
Già fissato un calendario: il decreto approderà in Aula alla Camera mercoledì pomeriggio, alle 16.30, subito dopo il question time, come stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il voto finale sul decreto è stato fissato per le 12 di venerdì 28 luglio. Non sono mancati momenti di tensione prima della votazione finale a Palazzo Madama.
Il senatore Vincenzo D’Anna (Sc-Ala) è stato espulso dall’Aula del Senato dalla presidente di turno, Rosa Maria Di Giorgi. D’Anna è stato protagonista di una polemica che ha impedito proprio alla capogruppo di Mdp, Guerra, di proseguire il suo intervento in dichiarazione di voto. Dopo essere stato ripreso più volte dalla presidente Di Giorgi, il senatore di Ala è stato invitato a lasciare l’emiciclo.
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