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Salerno: i residenti fanno scarcerare il parcheggiatore abusivo

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“Rivogliamo Aniello Candela, senza di lui non sappiamo come fare. Non ci ha mai estorto denaro e ci rendeva un servizio a noi prezioso”. Questa in sintesi la dichiarazione resa da sei residenti nella zona adiacente la clinica Tortella e, allegate alla richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato Antonietta Cennamo al Giudice per le indagini preliminari Pietro Indinnimeo. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.

Quando è finito in manette con l’accusa di estorsione nell’ambito del blitz che, con l’esecuzione di 35 misure di custodia cautelare, ha sgominato il business dei parcheggi abusivi, per i residenti di via Piave e di piazza Casalbore è stato l’inizio di un vero e proprio incubo: senza Aniello Candela, il “parcheggiatore abusivo” della caotica e centralissima zona compresa tra la clinica Tortorella, lo stadio Vestuti e il mercato rionale di piazza San Francesco dove i parcheggi sembrano davvero miraggi, posteggiare l’auto è diventata  un’impresa impossibile.

In tutte le dichiarazioni, raccolte nella memoria difensiva, i residenti hanno confermato che Aniello Candela non ha mai estorto denaro a nessuno. Anzi, era a completa disposizione di residenti e automobilisti in genere. In tanti erano abituati, nel caso in cui l’auto non poteva essere parcheggiata in maniera corretta, addirittura a lasciargli le chiavi dell’automobile in modo da sistemarla appena possibile.

I cittadini hanno anche sottolineato che lo stesso non ha mai chiesto determinate somme di denaro, si accontentava di quanto volevano dare gli automobilisti, in alcuni casi bastava anche solo una consumazione al ber. Candela era diventato abusivo della sosta per necessità e non si era mai trasformato in un estorsore.

Esaminata l’intera memoria difensiva il giudice per le indagini preliminari Pietro Indinnimeo ha disposto la scarcerazione di Aniello Candela. Grande soddisfazione da parte dei residenti che hanno difeso a spada tratta il loro abusivo ma preziosissimo parcheggiatore.

E, sempre il Gip ha rimesso in libertà anche Ferdinando Sagrestano. Questi era sovente “lavorare” in piazza Amendola. Dopo aver chiesto al giudice di essere sentito ha ammesso ogni ad debito. Sagrestano ha raccontato che davvero chiedeva determinate somme agli autombilisti.

Ovviamente i due così come tutti gli altri dovranno affrontare il processo. Su altre posizioni il gip ancora non si è espresso. Intanto le forze dell’ordine continuano a lavorare per evitare che parcheggiatori abusivi possano estorcere denaro agli automobilisti. Sembra che il Questore sia in procinto anche di emettere altri Daspo a carico di soggetti più volte invitati ad allontanarsi da alcune aree utilizzate come parcheggio.

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