L’evento organizzato dall’Associazione Murga Los Espantapajaros, unico nel suo genere in Europa, vede il patrocinio dell’Ambasciata e del Ministero della Cultura del Governo Argentino, dei comuni Battipaglia e Pontecagnano. Anche quest’anno aderiscono l’Associazione Mi Girano Le Ruote e il Centro Nuovo Elaion di Eboli, protagonisti durante tutto l’anno del progetto “Siamo tutti murgueri” che ha l’obiettivo di far vivere l’energia della Murga a chi, per via della disabilità, non potrebbe praticarla per problemi fisici o psichici. Dopo un lungo periodo di prove anche i ragazzi dell’Elaion si esibiranno in una performance di percussioni e sbandieratori. Ma la vera novità di quest’anno è il coinvolgimento dei ragazzi migranti, ospiti di comunità e centri di accoglienza, che sfileranno con gli artisti di strada durante la parata inaugurale. Perché Murga è soprattutto integrazione.
Gli spettacoli – Il festival si aprirà con il corteo di circa trecento artisti di strada. Una ventina i gruppi che arriveranno da ogni parte del mondo e invaderanno per oltre quattro ore le strade con i loro coloratissimi costumi, travolgendo la folla in una spettacolare esibizione. La Parata partirà come di consueto dalla villa comunale di via Belvedere a Battipaglia, alle 18:30 il prossimo 28 luglio 2017: un fiume di ballerini, giocolieri e musicisti che si esibirà in una trascinante ritmica di fischietti, bombi, surdi, rullanti e fiati. Il 29 luglio invece laboratori e spettacoli dalle 10:00 del 29 luglio 2017 nel Parco Eco – Archeologico di Pontecagnano Faiano. In serata atteso il concerto di Gualberto Coco Romero, famoso interprete di Murga argentina.
I laboratori nel parco eco-archeologico di Pontecagnano: il 29 luglio alle ore 10:00 laboratorio “La Murga infinita, espacio para la creatividad” con il maestro Coco Romero direttamente da Buenos Aires; dalle 16:30 alle 18:30 laboratori di murga per bambini con Monica Riccio e laboratorio di apliques con Luisa Stellato.
La Murga di Battipaglia – Si chiama Murga Los Espantapajaros è composta da un gruppo di artisti di strada e il suo nome trae ispirazione dall’opera teatrale La Guerra di Martin Senzasperanza scritta da Francesco Silvestri, drammaturgo, attore e regista napoletano.
Il personaggio, Martin Senzasperanza, è uno spaventapasseri con un certificato di “scemo legale”, che esibisce per non andare in guerra. Nella solitudine dei suoi campi Martin deride i soldati che vogliono imporgli la propria autorità e lo fa con canti e sonore risate. Martin Senzasperanza rivive nei ragazzi della Murga che continuano a deridere tutti coloro che fanno la guerra. La Murga è proprio questo, una forma di arte di strada che diventa una protesta senza armi, fatta solo di bombi, surdi e rullanti; i loro passi di danza ricordano infatti la liberazione dalle catene degli schiavi dal silenzio e dall’indifferenza.
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