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Salernitana, Bollini felice per la riconferma aspetta Maniero

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«Qualcosa manca, non abbiamo operato con frenesia. Ci sono confronti quotidiani con la società. Cerco di essere consigliere, non blocco operazioni ma collaboro: tutti vorrebbero i migliori ma non è semplice anche per motivi economici, stando alle dichiarazioni sul budget dei presidenti per ottimizzare risorse. Abbiamo cercato di guardarci intorno, servono giocatori funzionali, in un posto dove bisogna saper prima di tutto lottare. Ma anche abilità, il campionato non perdona, è un’A2. L’obiettivo? Mantenere la categoria, inutile fare proclami».

A dirlo ieri al termine del test amichevole con la Samb l’allenatore della Salernitana Alberto Bollini

 

Sugli altri innesti ed in particolare sull’attaccante: «Tutti dicono che serve, io avallo. Occorre un giocatore che sappia manovrare, lottare tanto e fare gol. Abbiamo bisogno anche di numeri. Maniero? Valuteremo col ds».

Sul test con la Samb. «Aveva a disposizione due squadre, noi siamo arrivati al campo a 40’ dall’inizio, avevamo difficoltà su energie e cambi. Non troppo felice l’impatto, ma il primo tempo è stato onesto. I carichi di lavoro hanno influito ma non cerco alibi. Ho visto compattezza trai riparti, serenità in difesa e attacchi con continuità a sinistra. Nel secondo tempo la gara è stata diversa. Mi sono arrabbiato perché siamo stati timidi sul secondo gol subito: potevamo tirare e, cercando l’assist, abbiamo beccato ripartenza con difesa schierata male».

Poi sul prosieguo della sua avventura a Salerno: «Essere il primo allenatore dell’era Lotito-Mezzaroma confermato tra due stagioni è uno dei motivi per i quali ho accettato la panchina, oltre al rapporto umano e professionale che mi lega a presidenti, città e tifosi».

Foto S.S.Sambenedettese

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