SINOSSI. La sfida è stata provare a immaginare se un personaggio anticonvenzionale, con una tale carica di originalità, potesse avere un profilo letterario. Non era difficile pensarlo, perché quando si ha una naturale propensione ad essere fuori dagli schemi, risulta conseguente avere una storia e un percorso esistenziale che confinano con la letteratura. Eziolino fuori dagli schemi lo è davvero, al contrario delle sue squadre, per le quali invece egli pretende assolutamente che ci siano eccome dentro gli schemi, i suoi, persino rigidamente.
Per spiegarlo in questa sua unicità ci voleva qualcuno che l’avesse conosciuto sul campo, ancora prima che diventasse allenatore e personaggio. L’autore a 9 anni era nei Pulcini dell’Heraion di Gromola. Il responsabile del settore giovanile era proprio Capuano. A distanza di 25 anni il ragazzino di allora lo ritrova e racconta. Il mister sui campetti polverosi della Campania, sulle tracce di giovani talenti in procinto di spiccare il volo. Come Vincenzo Montella, che Eziolino accompagnò da Castello di Cisterna a Empoli in un viaggio pieno di imprevisti. Il racconto poi passa per Eboli, per il primo vero incarico da tecnico, dove allena José Dirceu, straordinario campione brasiliano sul viale del tramonto. S’inoltra persino nella Pinetina, nel pomeriggio in cui avviene l’incontro tra Eziolino e José Mourinho.
Un capitolo, poi, è intitolato “Una panchina chiamata desiderio” e si riferisce ovviamente alla panchina dei granata della Salernitana. Un sogno cullato, talvolta accarezzato, ma sempre sfuggitogli di mano. A lui che, da giovanissimo, è immortalato in foto d’archivio, “descamisados”, nella curva granata.
Il resto è tutto da scoprire, attraverso un percorso che tocca i punti più significativi della carriera di questo allenatore così sui generis, tra campo, fuori campo e retroscena, attraverso pezzi di conversazione realmente fuori dagli schemi in cui il mister racconta di se stesso, del suo modo di vedere il calcio e del suo modo d’intendere il mestiere dell’allenatore.
M’aggia accattà!!!! 🙂
Ije v’skaaaan!! Cit.
Capuano si na loff’
siamo ai livelli più bassi mai raggiunti. A quando un libro su Spic&Span?
grande ormai….ma pure su buttiggliell’…mezza birra….in fondo anche loro stavano davanti al nazionale e amavano il calcio…
Forse sui cavalli ha piu’conoscenze. Ma cos e pazz.