Oggetto del Protocollo è l’avvio di una continuativa attività di ricerca scientifica per lo sviluppo di software innovativi che consentano di ampliare le possibilità di ricerca delle informazioni sul Web, a supporto delle attività di analisi delle informazioni per i reati di competenza della DNA. Con l’accordo sottoscritto le Istituzioni si impegnano a favorire lo sviluppo di progetti congiunti, nonché iniziative di confronto e di divulgazione delle esperienze acquisite.
A tal fine il protocollo prevede come tratto distintivo della collaborazione la costituzione di un “Osservatorio multidisciplinare per il contrasto alla criminalità organizzata ed al terrorismo”.
“Tutto è cominciato un anno fa – ha dichiarato il Rettore Tommasetti – quando in un incontro con il Procuratore Roberti abbiamo presentato un sistema prototipale, sviluppato dal Dipartimento di Scienze Aziendali, che da subito ha colto l’interesse della DNA, in particolare del Gruppo Servizio Risorse Tecnologiche e Sicurezza. All’indomani di quell’incontro i nostri informatici, con il coordinamento del prof. Vincenzo Loia, hanno lavorato ad una sperimentazione del prototipo e ad una sua strutturazione più organica e funzionale alle esigenze della DNA”.
“Con oggi – continua il rettore – abbiamo firmato un Protocollo che rappresenta un importante riconoscimento al lavoro svolto nell’ultimo anno. Immaginare che un’istituzione di questo tipo, che fa della sicurezza la propria bandiera, voglia affidarsi al nostro Ateneo e ai nostri ricercatori è motivo di orgoglio ma anche di forte responsabilità. L’Osservatorio costituito oggi, con l’impegno in prima linea del Procuratore Roberti, rappresenta una struttura operativa importante che, grazie al matching tra le competenze universitarie e quelle della DNA, potrà contribuire allo sviluppo di indagini e di ricerche a servizio di tutto il territorio nazionale”.
Scopo del nuovo Osservatorio sarà quello di implementare un’attività di ricerca applicata alle aree tematiche della Computational Intelligence e tesa al contrasto delle attività terroristiche sul Web e Deep Web. L’Osservatorio multidisciplinare sarà impegnato a modellare una piattaforma tecnologica che navighi autonomamente il Web identificando in mondo automatico ed efficiente pagine, contenuti e risorse di interesse per gli scopi investigativi della DNA.
Oltre al Procuratore Roberti e al Rettore Tommasetti, hanno preso parte all’incontro: per l’Università di Salerno, il prof. Vincenzo Loia, Direttore del Dipartimento di Scienze Aziendali Management & Innovation Systems e il dott. Matteo Casale, Capo di Gabinetto del Rettore e già Presidente della Corte d’Appello di Salerno; per la DNA, il Procuratore Nazionale Antimafia aggiunto dott. Giovanni Russo e il dott. Gennaro Salese.