“Gli algoritmi predittivi avvertono il paziente di probabili episodi di ipo o iperglicemia. Il paziente – spiega il dottore Carrano, diabetologo – può condividere questi dati con il proprio medico curante in ogni momento attraverso il portale dedicato”.
Ma come funziona? Il sistema viene inserito durante una seduta ambulatoriale di 7 minuti. a livello sottocutaneo sulla parte superiore del braccio, con un’incisione millimetrica. Consente di monitorare costantemente i livelli glicemici per un periodo di 90 giorni, rispetto ai 7 o 14 giorni dei sistemi non impiantabili disponibili sul mercato fino a questo momento.
L’impianto di per sé è molto semplice, fatto in anestesia locale con un taglio microscopico. Lo strumento è molto preciso, rispetto ai sistemi tradizionali ha il vantaggio che il sensore non rischia di staccarsi in quanto è impiantato sotto cute. La disponibilità sul mercato di sistemi integrati che coniugano l’azione di un microinfusore di insulina con il monitoraggio continuo dei livelli di glucosio nel sangue a livello sottocutaneo fanno vedere sempre più vicina la meta della creazione di una sorta di “pancreas artificiale”.
Fonte LIRATV