La dipendente non ha reagito e non ha sporto denuncia, limitandosi a farsi medicare le ferite. Il vigilante di turno è intervenuto per sedare gli animi e tenere la situazione sotto controllo e comunque ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Sull’episodio sono intervenute le rappresentanze sindacali.
Margaret Cittadino (Cgil) invita «l’utenza a rimanere rispettosa del lavoro che si svolge in ospedale, evitando aggressioni del tutto insensate» e chiede però all’Azienda ospedaliera di «trovare soluzioni per arginare situazioni spiacevoli e periodiche ».
La ricostruzione di quanto accaduto
Stando a quanto denuncia il sindacato, tutto sarebbe nato dopo il ricovero di un anziano al pronto soccorso tra i codici gialli. Lo stesso sarebbe stato accompagnato da diversi familiari, che più volte avrebbero chiesto di entrare all’interno del reparto.
Dopo alcune trattative, si sarebbe giunti a un compromesso, con la concessione all’ingresso di un solo congiunto. Verso l’una e mezza di notte, poi, sarebbe sopraggiunta una ragazza, accompagnata da una anziana donna già presente in sala d’attesa precedentemente, che avrebbe chiesto con insistenza di vedere il paziente ricoverato. Alla richiesta avrebbe fatto seguito il rifiuto dell’infermiera presente al triage, vista l’ora ormai tarda, le luci più soffuse per consentire ai pazienti di trovare riposo.
Approfittando dell’uscita dal reparto di un altro paziente, però, le due si sarebbero introdotte lo stesso all’interno del reparto, aggredendo, poi, anche la dipendente che precedentemente si era opposta all’ingresso, con un tentativo di strangolamento. Nella concitazione sarebbe stata aggredita anche la guardia giurata, che nel frattempo era intervenuta in soccorso dell’operatrice.