Anche il 2017 riconferma il triste primato che il settore dell’edilizia detiene. L’intero comparto resta quello che, oramai, dall’inizio della crisi, non ha mai fatto registrare
alcun segnale di ripresa. In provincia di Salerno, in particolare, i dati sono estremamente allarmanti. “Siamo ai minimi storici” – ha dichiarato Luca Daniele, Segretario Provinciale della Fillea CGIL Salerno. Infatti nel mese di luglio 2017 meno di 8000 operai edili risultano assicurati presso la cassa edile salernitana, circa il 60% di occupati, in meno, rispetto al 2008 (anno d’inizio della crisi).
Al dato già di per se sconfortante, si vanno ad aggiungere ulteriori indici negativi che fanno accendere, ancor di più, i riflettori sul grave periodo che l’intero comparto dell’edilizia sta attraversando. Basti pensare che rispetto al 2016 la massa salari è diminuita del 20%, le imprese diminuite del 15%, e circa il 30% degli operai ha perso il posto di lavoro. Una vera crisi di sistema alla quale occorre far fronte con una serie politica di investimenti.
I famosi spot che, ormai, da anni, hanno accompagnato le varie campagne politiche svoltesi oggi, devono tramutarsi in progetti concreti. Porto, aeroporto, il ripristino della rete stradale su tutto il territorio provinciale, la messa in sicurezza di tutti quegli edifici scolastici ancora fatiscenti e pericolosi, la realizzazione della terza corsia sulla tratta autostradale Salerno Avellino, l’accelerazione della Fondo Valle Calore e la ripresa, a pieno regime, del cantiere Porta Ovest (per la realizzazione delle tanto attese gallerie), sono solo alcune delle opere sulle quali occorre, da subito, intervenire.
Oggi, su circa 3200 imprese operanti nella provincia di salerno, oltre 1600 utilizzano meno di 3 dipendenti e meno di 10 imprese superano i 30 dipendenti. Dati questi che confermano l’assenza di grandi opere, in corso di realizzazione, su tutto il territorio provinciale. Per la Fillea CGIL Salerno occorrono quanto prima i seguenti interventi: sburocratizzare, senza deregolamentare, l’intero sistema, per arrivare in tempi rapidi alle aperture dei cantieri;
agevolare l’accesso al credito per le imprese che sono in difficoltà economiche; ridurre i tempi di pagamento, verso le imprese, da parte della pubblica amministrazione, per tutte quelle opere già consegnate; l’applicazione di un codice degli appalti efficiente, trasparente, che pone al centro la legalità; la piena attuazione del piano denominato “Casa Italia” , per rendere pienamente utilizzabili gli incentivi fiscali sull’antisismica.
“Su questi temi le politica faccia un salto di qualità sia in termini di progettazione e sia in termini di materializzazione concrete delle opere, per rispondere adeguatamente alle attese territoriali e per dare una svolta occupazionale di oltre 1000 nuovi posti di lavoro”, ha sottolineato il segretario Luca Daniele.
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