I tre professionisti del Vallo di Diano, dopo aver raggiunto altissimi traguardi lavorativi, hanno creduto in un progetto comune, tanto da creare un gruppo in grado di realizzare anche infrastrutture importanti e delicate come nel caso del CyberKnife.
Il consorzio opera in tutti i settori dell’impiantistica (civile, industriale, sanitario, scolastico e commerciale) e sviluppa soluzioni tecnologiche innovative anche di fronte ai casi più complessi, come nel caso del CyberKnife, un dispositivo elettromedicale tecnologicamente avanzato utilizzato per debellare forme tumorali, ideato nel 1997 dal neurochirurgo statunitense John Adler, professore di neurochirurgia e radioterapia presso la Stanford University e sviluppato dall’azienda Accuray.
Il sistema robotico, come quasi tutti gli apparecchi per radioterapia, necessita di un bunker con specifiche tecniche che garantiscano un livello di sicurezza adeguato degli utenti e dell’area sanitaria. Il compito di realizzare il bunker e le relative tecnologie è stato affidato dalla società AB Medica Spa al consorzio valdianese Proeditec.
L’importanza di questo sistema robotico, unico nel servizio pubblico italiano, è stata sottolineata dallo stesso Presidente della Repubblica nel corso dell’inaugurazione tenutasi il 28 agosto all’Ifol di Roma: «E’ fondamentale garantire ai cittadini interventi sanitari e terapeutici e capacità di ricerca adeguate e moderne».
Una bella soddisfazione per i tre tecnici valdianesi, Massimiliano Greco, Pietro Marmo e Alfonso Navarra che, grazie alla loro professionalità, hanno realizzato le infrastrutture tecnologiche collegate al CyberKnife.
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