Dopo una stagione, per farlo maturare la società nerazzurra lo manda in serie C al Portogruaro e lì Bocalon conquista subito la promozione in serie B giocando 33 partite. L’anno seguente, dopo 13 presenze in cadetteria, scende di nuovo in C1 e col Viareggio segna 8 reti in 16 gare. Le successive esperienze, sempre in terza serie, con Cremonese, Carpi e Sudtirol non sono esaltanti. A gennaio 2013 decide allora di andare in C2 al Venezia. Sei mesi dopo colleziona un’altra promozione, questa volta in C1 con il club ligure. Dalla stagione dopo avviene l’esplosione di gol in Lega Pro.
NEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI HA SEGNATO 17 GOL IN MEDIA A STAGIONE
Col Venezia segna 17 reti, col Prato 16, con l’Alessandria prima 14 e poi 21. Nel 2015/2016 con i grigi allenati da Gregucci arriva fino alla semifinale di Coppa Italia persa col Milan. Nel campionato scorso è uno dei principali trascinatori dell’Alessandria, in testa alla classifica per gran parte dell’anno con il cambio tecnico ad aprile tra Braglia e Pillon.
Alto 1,82 metri per un peso forma di 75 chilogrammi, Riccardo Bocalon fa del colpo di testa una delle sue armi migliori. Ma è abile anche nel gioco di squadra, nella sponda con i compagni e nell’uno-due stretto. Oltre che nell’attaccare gli spazi e nel posizionarsi in area di rigore per andare a rete. Come dimostrano i tanti gol segnati in Lega Pro.
Resta da capire se farà altrettanto in serie B, categoria che ha conosciuto solo ad inizio carriera in 17 partite. La speranza per la Salernitana è che Bocalon, chiamato a sostituire Coda, non smarrisca la via del gol.
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