Sull’infortunio di Orlando e sul mercato aggiunge: «Non ci voleva l’infortunio, speriamo non sia molto grave. Sul mercato abbiamo operato laddove era necessario seguendo i criteri evidenziati all’inizio, cioè seguire una più oculata allocazione delle risorse. Ridurre i costi non significa ridurre le ambizioni.
In relazione al mutuato quadro normativo relativo alla mutualità sarà necessario orientarsi verso giocatori giovani, è un’esigenza giusta da seguire. I numeri comandano e bisogna sempre tenerli sott’occhio».
Sugli obiettivi per questa stagione così il co-patron della Salernitana: «Le ambizioni sono quelle di far meglio, la squadra è ringiovanita ma motivata. Cerchiamo di divertirci con un atteggiamento positivo della squadra e dell’ambiente, vedremo dove riusciremo ad arrivare.
Non ho mai parlato di obiettivi, a maggior ragione non lo faccio quest’anno. Riteniamo di aver fatto un buon lavoro, vediamo se il campo conferma questa nostra sensazione. In B ci sono squadre blasonate ed importanti che hanno investito tanto. Non dimentichiamo che chi retrocede ha già intelaiature importanti e può godere del paracadute, una potenza economica e finanziaria che altre non hanno. Almeno in partenza sono avvantaggiate».
Sul calciomercato: «Ogni arrivo deve essere funzionale, non voglio calciatori che poi non vengano utilizzati durante la stagione. L’indirizzo è quello di trovare gente giovane, non abbiamo particolare fretta. Il più è fatto, se ci saranno possibilità funzionali in termini di costo ed utilizzo le valuteremo. Il tema punto centrale che era più urgente è stato smarcato. Sono curioso di vedere all’opera questa nuova Salernitana, penso di essere all’Arechi per vedere la partita con l’Alessandria. Sulla campagna abbonamenti non mi aspetto mai nulla. Ringrazio sempre i tifosi per l’attaccamento e l’atteggiamento avuto rispetto alla nuova politica societaria. E’ indice di maturità e intelligenza, per questo li ringrazio».