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Stazione ferroviaria Salerno: una “giungla” urbana tra mancata sicurezza e servizi carenti

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La stazione ferroviaria di Salerno è la “porta della città”, il biglietto da visita per la città turistica, che l’amministrazione comunale da anni punta a costruire, oltre ad essere lo snodo cruciale per tanti pendolari che vi transitano quotidianamente per recarsi al lavoro. Questione di immagine, che sta giustamente tanto a cuore al sindaco Napoli e alla sua giunta, che non trova riscontro oggettivo nel caos e nell’ambiente circostante affatto gradevole che insiste sullo scalo ferroviario. Aspetti che non si limitano ad essere solo di forma, considerato che Salerno è il capolinea meridionale dell’Alta Velocità, fiore all’occhiello della mobilità nazionale, ma anche di sostanza traducendosi in mancanza di sicurezza per i viaggiatori e i turisti che faticano anche a muoversi nella “giungla” urbana che incontrano appena lasciano i binari.

Pur riconoscendo gli sforzi profusi in questi anni, anche con la sistemazione di piazza Vittorio Veneto, risultano altresì evidenti, le carenze dei servizi essenziali: toilette, parcheggi, infografiche, assenza di mezzi pubblici, taxi non sempre disponibili.

Il gruppo di lavoro cittadino dei Centristi per l’Europa chiede al sindaco Napoli un maggiore coinvolgimento della Polizia Municipale che ha un distaccamento motociclisti proprio in piazza Vittorio Veneto per razionalizzare il traffico e monitorare, soprattutto di sera/notte, i movimenti in piazza. Il coordinamento cittadino chiede inoltre l’istituzione di un tavolo di concertazione con l’amministrazione comunale, esperti del settore e RFI per “ripensare” la porta cittadina in modo che la stazione possa essere più fruibile e maggiormente vivibile per la città e per i turisti offrendo servizi in linea coi tempi.

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