Lo vedi e continui a maledire l’ultimo giorno di ritiro e l’amichevole con il Tolentino di primo mattino. Francesco Orlando con le stampelle è una delle immagini negative del ritiro precampionato dei granata. I timori della vigilia sono stati confermati: rottura del 40% del legamento collaterale del ginocchio destro. Rottura parziale che non lenisce l’amarezza per una prima parte di stagione che vedrà Orlando a fare riabilitazione dopo l’intervento chirurgico e Fabiani costretto a rincorrere una valida alternativa per sostituire quello, che almeno nelle intenzioni della vigilia, avrebbe dovuto rappresentare uno degli elementi chiave dell’undici di Bollini per la prossima stagione.
L’infortunio subito dall’esterno, appena prelevato con l’aiuto della Lazio dal Vicenza, durante il secondo tempo della gara amichevole contro il Tolentino, è grave quanto era stato paventato subito dopo il colpo ricevuto e le prime diagnosi effettuate dallo staff medico granata. Per l’attaccante, ieri presente al Mary Rosy dove la squadra ha ripreso gli allenamenti con tanto di stampelle e tutore all’articolazione, si prospetta un periodo difficile fatto di una operazione, una lunga riabilitazione e tanti, tanti sacrifici. La ricostruzione avverrà a Roma presso la clinica del professor Mariani, Villa Stuart. Poi, dopo la convalescenza, si passerà alle terapie ed infine alla rieducazione atletica. Tempo stimato per il ritorno in campo di Orlando, dai 4 ai 6 mesi. Appuntamento per lui, rinviato a 2018 ed al girone di ritorno.
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