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Protezione civile Regione: ancora ondate di calore fino a lunedì

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La Protezione civile della Regione Campania ha prorogato almeno fino a lunedì pomeriggio l’allerta per ondate di calore. Permangono, infatti, le condizioni meteo tali da determinare situazioni di rischio per il possibile disagio psico-fisico, in particolare per le fasce fragili della popolazione.

Si prevedono, infatti, temperature massime che saranno superiori ai valori medi stagionali anche di 6÷8 °C, soprattutto sulle zone interne, e associate ad un tasso di umidità che, nelle ore serali e notturne, supererà anche l’80÷90%, soprattutto sulle zone costiere, e in condizioni di scarsa ventilazione. Si raccomanda alle autorità competenti di mantenere attive le misure atte a garantire attenzione e  assistenza alla popolazione.

Come difendersi dalle ondate di calore

Con l’anticiclone africano “Lucifero” che imperversa su tutta la penisola, a temperature elevatissime, è a rischio la salute delle fasce più vulnerabili della popolazione: per questo è stato attivato il programma regionale “Estate anziani 2017” e sono state divulgate informazioni per affrontare il caldo senza rischi.

Anche la Società della Salute della Lunigiana ha provveduto a inviare ai medici di Medicina Generale, ai responsabili delle RSA e dei centri diurni e ai referenti dei Comuni per il progetto “Anziani fragili” le raccomandazioni elaborate dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. Le locandine e le brochure inviate, contenenti le indicazioni e i consigli per difendersi dalle ondate di calore, sono in esposizione presso gli studi e le strutture sanitarie affinché possano essere visionate da chi è maggioramente a rischio – anziani in primis.

”Anche se può sembrare ripetitivo o scontato, è bene ricordare agli anziani – spiega il presidente della SdS Lunigiana, Riccardo Varese – di bere molta acqua e di non uscire nelle ore più calde della giornata, perché i principali problemi di salute legati alle ondate di calore, come quella in atto, derivano proprio dal non avere queste buone abitudini”. Oltre a questo, ecco – di seguito – cosa viene consigliato.

In casa

Aerare i locali la mattina presto; cercare di controllare la temperatura interna, creando schermature alle finestre; soggiornare nelle zone più fresche; evitare di stare in ambienti poco ventilati, ai piani alti o in zone esposte al sole; limitare l’uso dei fornelli e del forno; lavarsi con acqua tiepida; privilegiare l’uso di un condizionatore d’aria; bere molti liquidi ed adottare un’alimentazione leggera; a letto evitare l’utilizzo di coperte e pigiami aderenti, meglio un lenzuolo.

Fuori casa

E’ consigliabile non uscire nelle ore calde della giornata (dalle ore 11 alle ore 17) ed evitare l’esposizione diretta al sole; cercare di indossare vestiti di colore chiaro (non aderenti e possibilmente di cotone e lino), occhiali da sole e cappello; non eliminare l’attività fisica, ma programmarla al mattino presto e dopo il tramonto; è utile, poi, passare più tempo possibile in ambienti climatizzati (negozi o altri luoghi pubblici).

In auto

In assenza di climatizzatore, evitare di intraprendere un viaggio nelle ore più calde della giornata; in caso di utilizzo di autovettura posteggiata al sole, prima di iniziare il viaggio è importante ventilare l’abitacolo; in caso di lunghi viaggi dotarsi di una scorta adeguata di acqua; non lasciare né persone né animali nell’auto parcheggiata al sole; se l’auto è climatizzata, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori a quella esterna; usare tendine parasole; evitare di orientare le bocchette della climatizzazione verso il conducente ed i passeggeri.

Uso dei farmaci

Conservare i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta e, comunque, a temperatura inferiore ai 30 gradi; il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione e di molte malattie cardiovascolari: è opportuno, quindi, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa ed eventualmente richiedere il parere del medico curante.

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