Lavoro itinerante tra le rovine dell’Area del santuario meridionale, “Il Mito di Cassiopea” è stato scritto 6 anni fa restituendo all’arte un’area che aveva ospitato spettacoli solo fino al 1932 e durante le ore diurne. Rinnegando i cliché abituali delle messe in scena di testi classici, non è una riproposizione filologica del mito, ma una drammaturgia inedita che attinge solo dai 12 frammenti del testo di Euripide scritto nel 412 a.C.: si narra di Cassiopea, bella e vanitosa regina che, a causa della sua superbia e invidia, fu trasformata dopo la morte in una costellazione, posta vicina alla stella polare e condannata a girare per sempre intorno al polo celeste.
Nel cast, al fianco di Sarah Falanga, appaiono Christian Mirone, Damiano Agresti, Giusy Paolillo, Marco Gallotti, Laura Mammone, Stefano Pascucci, Sara Esposito, Valentina Trojer, Mariacarmela D’Angelo e le ballerine Nunzia Prisco, Sara Mazzamurro e Silvia Manfredi, allieve del liceo coreutico Alfano I di Salerno. Le coreografie sono firmate da Annalisa Di Matteo, i costumi sono di Leticia Craig.