“Purtroppo la politica ambientale è sempre più lontana da queste problematiche e sembra ridotta esclusivamente a risolvere il problema atavico dei rifiuti e, in parte, delle energie sostenibili” spiega il portavoce regionale dei Verdi, Vincenzo Peretti, che aggiunge: “Parlare quindi di una corretta gestione delle aree protette, dell’ambiente agrosilvopastorale e della necessità di recuperare risorse economiche da destinare ai Parchi diventa sempre più utopia dei Verdi e dei pochi ambientalisti sparsi sul territorio”.
L’apice si raggiungerà sicuramente a Ferragosto, quando arriveranno anche quelli che non avendo a disposizione lunghi periodi di ferie si riverseranno sul Matese per il pic nic di una sola giornata.
I Verdi propongono anche delle soluzioni, con le parole del consigliere regionale del Sole che Ride, Francesco Emilio Borrelli: “Una riorganizzazione del sistema delle aree protette deve essere fatta senza ideologismi e senza rinunciare a fare le scelte necessarie, anche se magari poco apprezzate da qualcuno”.
“Accanto alla conservazione della biodiversità, si deve puntare alla crescita sociale ed economica dei contesti locali dei parchi nazionali e regionali con lo sviluppo di sistemi economici sostenibili che possano affrontare problemi che vanno dalla gestione dei rifiuti a quella del traffico, alla realizzazione di strutture ricettive e allo sviluppo di marchi commerciali nell’agricoltura e nel turismo” ha concluso Borrelli.