La pratica, seguita dall’Avv. Ferdinando Belmonte, sottolinea l’estremo disagio e il peggioramento della qualità della vita dei cittadini dei quartieri Sant’Anna e Taverna che vengono funestati soprattutto di notte da esalazioni maleodoranti sulle cui origini le autorità vengono chiamate ad indagare. L’azione è sostenuta anche dal locale presidio di Libera, formalmente non presente nell’atto ma pienamente accanto a Legambiente in questa vicenda.
“Nei giorni precedenti si sono succedute numerose iniziative del Circolo” ha spiegato il direttore Mario Bove, “controlli dei nostri volontari, confronti continui con gli assessori competenti, i carabinieri e i cittadini. Tutto il territorio si sta mobilitando fra comitati spontanei e atti della giunta comunale, testimoniando” ha proseguito “che l’esasperazione sta smuovendo gli animi. C’è bisogno però” ha concluso “di chiarezza sul fatto. Non si possono indicare dei responsabili un giorno, far retromarcia quello seguente e agitare soluzioni drastiche ma inconcludenti”.
Spazio anche per i sospetti nelle parole del direttore che confessa “Abbiamo interpellato la Procura perché nutriamo il timore che qualcuno approfitti dell’olezzo per nascondere sversamenti fuorilegge”. “Annunciati i controlli la situazione è migliorata per alcune notti” ha proseguito, “per poi tornare come prima una volta cessata l’azione delle forze dell’ordine”.
L’esposto è solo l’ennesimo tentativo di dirigere l’attenzione su un territorio che subisce da decenni una pressione negativa soprattutto nelle zone periferiche. La discarica in località Castelluccio, chiusa e mai sottoposta ad una completa azione di bonifica, le cave che hanno divorato oltre ogni decenza le colline producendo una importanti quantità di polveri, lo Stir che serve numerosi comuni della provincia, le aziende che si occupano della lavorazione dei rifiuti, le numerose microdiscariche presenti nelle vie di uscita dal territorio, gli illeciti smaltimenti del comparto zootecnico e agricolo, il consumo di suolo e la cementificazione, il traffico, le preoccupazioni legate all’alta tensione in prossimità delle abitazioni, rendono Battipaglia un centro esposto a numerose aggressioni ambientali.