Soddisfazioni sull’esito del giudizio vengono espresse dal sindaco di Amalfi, il quale afferma: “Il Supremo consesso amministrativo ha confermato la legittimità dei provvedimenti comunali, i quali sono improntati esclusivamente al rispetto della legge ed alla tutela dell’interesse pubblico. Il Consiglio di Stato ha ribadito che non vi è stata alcuna disparità di trattamento da parte del Comune di Amalfi a favore della Sita rispetto alla società City Sightseeing srl”.
Il Consiglio di Stato ha infatti chiaramente sentenziato che esiste una oggettiva differenza tra:
“- (da un lato) l’attività svolta dall’appellata SITA, che è configurabile come ‘servizio pubblico di linea’ ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera a), n. 1) della legge regionale 28 marzo 2002, n. 3 (‘Riforma del Trasporto Pubblico Locale e Sistemi di Mobilità della Regione Campania’) e
– (dall’altro) l’attività svolta dall’appellante, che è configurabile come ‘servizio pubblico di Gran Turismo’ ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera a), n. 6) della medesima legge regionale.
In ragione dell’obiettiva diversità fra i servizi svolti nonché dei relativi presupposti e condizioni legittimanti non possono trovare accoglimento i motivi di appello con cui – reiterando l’articolazione di analoghi motivi già svolti in primo grado – l’appellante ha lamentato la sostanziale disparità di trattamento che le sarebbe stata riservata nel corso dell’intera vicenda nei confronti dell’appellata SITA”.
Il contenzioso era derivato dalla richiesta della soc. City ad ottenere gli stalli di sosta in piazza Flavio Gioia alle stesse condizioni dei bus della Sita, anche da un punto di vista economico. Il Comune di Amalfi è stato difeso dall’avvocato amministrativista Oreste Agosto.
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