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‘La parabola di Antigone’ va in scena all’Antica Fornace. A parlarne è la protagonista

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“La parabola di Antigone”, raffinato testo teatrale di Anna Rotunno per la regia di Andrea Carraro, sarà in scena dal 25 al 27 agosto, alle ore 21, presso l’Antica Fornace – ex Salid  di Salerno.

Si tratta di un “ghiotto assaggio” di quanto è già in cantiere per la prossima riapertura del Teatro Ghirelli, proposto dalla Casa del Contemporaneo e interpretato dagli attori Paola Senatore, Andrea Palladino e Rocco Giannattasio.

A parlarne è la protagonista…

Signora Antigone, mi lasci esprimere la grande emozione nel trovarmi al suo cospetto. Confesso che fin dal liceo è stata la mia eroina preferita. Come è arrivata a Salerno?

La ringrazio per i complimenti, ma l’emozione è mia. Non può immaginare quanto mi esalti l’essere ancora un esempio dopo tanti secoli. Mi appello alla sua gentilezza, non mi chieda quanti. D’altronde, sebbene immortale, sono sempre una donna.

Una bella e affascinate signora, aggiungo. Ma dicevamo di Salerno, di come e perché si trovi qui?

Beh, come è noto, dopo Sofocle grandissimi drammaturghi hanno scritto della mia storia, mi riferisco ad Alfieri, Brecht, solo per citarne alcuni. Devo dire, però, che il testo di Anna Rotunno mi ha incuriosita non poco. Ed eccomi qui. Vi faremo scoprire i tormenti, le passioni, i rimorsi e le paure di un’Antigone inedita: quella della prigionia. A tal proposito, desidero evidenziare le doti interpretative di Paola Senatore, è grazie al suo corpo e la sua voce che mi sarà possibile condurvi nella caverna dove fui rinchiusa da Creonte. Altrettanto sono i talentuosi Andrea Palladino, nei ruoli del banditore e di Emone, e Rocco Giannattasio nei panni del messaggero.

E del regista che mi dice?

Cosa dire di Andrea Carraro… professionista acuto! Ha saputo dipanare il filo narrante dello spettacolo con giudizio e con una buona dose di coraggio. Peccato che ci divida qualche millennio…

Allora l’appuntamento è all’Antica Fornace dal 25 al 27 agosto alle ore 21…

Sì, e mi aspetto che il pubblico salernitano risponda numeroso. Mi rivolgo agli appassionati del teatro sperimentale, ma anche ai semplici curiosi. D’altronde è la curiosità a muovere il mondo.

Ah, per sgombrare il campo da ogni equivoco, la Fornace, a dispetto da quanto possa evocare, è un luogo freschissimo.

 

intervista di Luisa Tornitore

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