Lei è stata l’ombra della Callas e come una Vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice esistere.
Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale si venera l’immensità di pensiero, la vastità delle imprese.
Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo fianco a spiare come con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo.
L’opera, scritta e diretta da Roberto D’Alessandro, si pone quasi come un romanzo attraverso il quale è possibile ripercorrere la storia della Callas, la sua vita, il suo privato.
La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità di interpretazione ha strappato la scena operistica all’affettazione dei gorgheggi fini a se stessi, ed è riuscita a dare un armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui palcoscenici di tutto il mondo un anima in una voce. Ma qui la Callas non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce. E Bruna la racconta con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi maggiormente sul tormento della sua anima.
Ma ci sarà spazio anche per ripercorrere la sua grande storia d’amore, dopo l’incontro con Aristotele Onassis. La loro relazione, ed il triste epilogo concorrono ancora di più a dare alla vicenda una sacralità mitica che pare sussurrarci a tutti come la felicità non è di questa terra se due dei come loro non hanno potuto essere felici.
Bruna durante tutto lo spettacolo attende il ritorno della sua Madame. L’aspetterà per sempre, perché si sente come la tessera di un puzzle che completa un mosaico. Alla fine il desiderio di vedere entrare Maria Callas si fa irresistibile: “Madame – cioè la signora Callas non c’è, sta per arrivare.” E invece la divina non può entrare. Il suo corpo non è più tra noi anche se lei è ancora in mezzo a noi come un idea, una legenda, un mito…per una serata d’incanto.
INFO UTILI Lo spettacolo avrà inizio alle 21; Il costo del biglietto è di 13 euro (comprensivo di prevendita). Per informazioni: Associazione Giffoni Teatro – tel. 339 4611502 – www.giffoniteatro.it – e-mail: info@giffoniteatro.it; Botteghino del Teatro nei giorni di spettacolo ore 19.00 – 21,30.