Ecco il suo pensiero alla vigilia dell’inizio della stagione 2017/18 della Virtus Arechi Salerno
– Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza nella tua città?
«Sono davvero felice di ritornare ad occuparmi in maniera attiva del basket, sport che da sempre mi affascina per la sua unicità di accorpare doti tecniche a capacità coordinative motorie – ha dichiarato Italo Leo –. Sono orgoglioso, inoltre, di essere stato scelto dal presidente Renzullo, esponente di spicco della riabilitazione Campana. Sportivamente mi aspetto una stagione di rilancio per il basket cittadino dopo tanti anni di anonimato. Devo dire grazie al direttore sportivo Pino Corvo, con cui ho già collaborato la scorsa stagione al Napoli Basket vincendo il campionato di Serie B. È lui che mi ha voluto fortemente».
– Quanto conta nello sport tutto ciò che ruota attorno all’ambito medico?
«Oggi, purtroppo, trovare società che vogliano investire nell’area medica non è affatto semplice. Il mio motto, invece, è sempre lo stesso: “Un atleta in meno, uno staff medico e fisioterapico all’altezza”. Sono contento dell’attenzione che il presidente Renzullo ha dimostrato anche a questo aspetto, che ritengo fondamentale per la vita di una società».
– In che modo cercherai di fornire allo staff il tuo contributo?
«Cercherò di portare la mia esperienza ormai ultradecennale in campo sportivo al servizio della società, sia dal punto visto prettamente medico che gestionale. Leozone sarà il centro medico fisioterapico di riferimento. Massimo Crescenzi sarà il medico sociale, avremo con noi i fisioterapisti Michele Cuoco e Rosario Ferraiolo. Siamo pronti a dare il nostro contributo alla causa della Virtus Arechi Salerno».
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