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Abbonamenti a rilento, la corsa alle tessere non decolla

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Non sono soltanto le sensazioni, ma soprattutto i dati in termini numerici che portano a pensare che la tifoseria granata quest’anno non intende comprare a scatola chiusa. Molto dipenderà anche dal debutto di Venezia. A quel punto rimarranno pochissimi giorni per sottoscrivere gli abbonamenti. I numeri sono da brividi. A dieci giorni dalla chiusura della campagna di tesseramento sono meno di mille i carnet staccati. Siamo lontani, lontanissimi dai 5500 della passata stagione.

A dirla tutta questa campagna abbonamenti è partita male e sta proseguendo nel peggiore dei modi. Non uno slogan, niente presentazione, nessun accostamento con un calciatore simbolo e neppure la presentazione delle maglie così come accaduto in passato.

Siamo certi che le persone addette in società hanno lavorato più che bene ma se da Roma non arrivano segnali non si può certo agire senza i via libera societari. La situazione ha del paradossale: da un lato si chiede ai tifosi di fare la corsa ad abbonarsi dall’altro non si fa nulla per incentivare la tifoseria.

Un ‘così è se vi pare’ che non convince affatto e la scarsa affluenza dal varo della campagna abbonamenti lo testimonia. Nulla è stato fatto per creare entusiasmo intorno ad una squadra i cui atleti parlano apertamente di salvezza tranquilla con le ambizioni narcotizzate o peggio ancora chiuse in un cassetto. All’alba di un nuovo campionato serve una svolta ma anche un patto tra Salernitana e tifosi per cominciare nel migliore dei modi una stagione che si presenta molto più difficile e complicata di quella conclusa a maggio scorso.

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