La melodia di casa nostra si fonde con i suoni che arrivano da oltre oceano. Si passa in rassegna la musica partenopea degli anni 50-60, ricordando gli interpreti di quel periodo che hanno contribuito a dare rinnovate energie a quell’esclusivo patrimonio costituito dalla canzone napoletana. Frizzanti coreografie e spaccati di pura comicità popolare condiscono uno spettacolo che coinvolge un pubblico di tutte le età. Luciano Capurro, “Una voce rara” nella definizione del grande Giuseppe Di Stefano, che lo ascoltò una sera ad una cena spettacolo in un noto albergo di Posillipo (dove Luciano si esibiva sul finire degli anni ‘80).
In particolare ciò che meraviglio il famoso tenore, oltre che il timbro, fu la maestria nel modulare la frase musicale, passando con disinvoltura dalle note basse baritonali a quelle tenorili. Questa elastica duttilità canora gli consente di esprimersi al meglio sia nel repertorio classico Napoletano che in quello Italiano ed operettistico. In questo nuovo spettacolo si coniuga la grande musica leggera con il cabaret napoletano. Capurro è accompagnato dal soprano Paola Fiudi, deliziando la platea con quadri musicali di grande fascino e intensità.
Monologhi esilaranti, imitazioni e satira di costume, vedranno Lello Capano stimolare le risate del pubblico, senza volgarità e linguaggi scurrili, affondando nei temi della famiglia con i rapporti generazionali e quelli di coppia. Il corpo di ballo accompagna lo show con suggestivi momenti coreografici. Un varietà fatto di ritmo, tra comicità, canzoni italiane, internazionali ma anche partenopee.
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