L’alzata è uno dei momenti più attesi dalla comunità salernitana, perché ci si prepara nel modo migliore alla festa del 21 settembre, perché inizia il cammino di purificazione che riguarda tutti ma segnatamente i portatori delle statue dei Santi che vanno in processione. E perché con l’alzata del panno si rinnova quel legame identitaria di appartenenza di Salerno e dei suoi cittadini alle tradizioni religiose ma pure laiche. Perché ogni festa si compone di questi due elementi, sacri e profani, in maniera inscindibile.
LA STORIA
La leggenda, che unisce mito e realtà, vuole che le navi del Barbarossa fossero da giorni alla fonda delle acque di Salerno in attesa del momento più propizio per sferrare un attacco mortale alla città. Sembrava una disfatta annunciata, ma le genti di Salerno si affidarono al loro Santo Patrono, invocando in quei giorni San Matteo che, si narra, alla fine ascoltò i fedeli oranti. Ed ecco che cielo e mare si fusero in una nera tempesta che costrinse gli invasori a desistere. Così nasce la dicitura “Salerno è mia ed io la difendo” che campeggia sul panno issato ogni 21 agosto sul quadriportico del Duomo.
Strade non transennate con rischio pere la gente sistema audio non fatto utlizzate. SPeriamo che i Salernitani non dimentichino queste merdate. Lo so le fritture aiutano a dimenticare ma vi prego mangiatele a casa vostra che sono piu buone
Da maligni la mistificazione che sta buttando la curia negli occhi dei salernitani: San Matteo è un feticcio solo il 21 settembre, poi non è un feticcio portarlo sui tir in giro per la città…poi prima dice chè il patrono della città, poi non può entrare al comune, ancora il 12 settembre deve diventare come l’8 dicembre a Roma, per i fiori, bene poi invece la tradizione di portare i fiori alla Madonna a piazza della concordia la sta facendo morire, la curia fa i fuochi per l’alzata del panno all’interno del duomo, qui nessuno indaga che in un monumento storico si è dato vita a uno scempio, maligni hanno fatto i fuochi per inserirsi nella polemica che c’è in atto con il comune e cittadini…poi perchè il comune dei fare i fuochi quando il festeggiato non può entrare in casa, ma scusate ma a casa vostra fate la festa senza il festeggiato….ma questa è una città di lecchini!
la festa di S. Matteo,nostro patrono, è una festa religiosa e cosa c’entrano i fuochi?
a che sono servite le polemiche degli anni passati?
Allora un grazie infinito all’Arcivescovo Moretti?
auguro a lui una presenza lontana da Salerno
Speriamo che San Matteo,ci liberi da questa miserabile e incapace amministrazione comunale,con il presunto sindaco,totalmente incapace e chi c’è lo ha messo sul comune.
Caro San Matteo, Salerno e’ tua e solo tu ci difendi. Ti prego liberaci tutti noi, tuoi devotissimi Salernitani dall’attuale incapace Sindaco e della Giunta.
Soprattutto disperdi nell’oblio tutta la Famiglia De Luca, responsabile di un sistema politico-amministrativo vessatorio e costoso per tutti noi cittadini e che in cambio ci rifila solo tasse, disservizi, gabelle, tanfo e rifiuti.