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Vale la penna di_versar (Parole, vino e libertà)

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Dueluglioduemiladiciassette.
Sono morto e me ne vanto.
Mi correggo: Dueluglioduemiladiciassette é la data di tutto quel che ho vissuto e dato.
Tutto in un giorno, tutto in un ricordo di pareti bianche e lei che rideva col suo giallo.
– L’ amo!
Le ho detto
Perché mi piaceva la sua risata gialla,
l’idea delle sue labbra. Perché a dire c’è sempre tempo.
Ad amare, qualche briciola in meno.
– Le briciole, no! Cazzo!
A mia madre non piacevano, lei che faceva entrare solo il bianco; non c’era mai spazio per il giallo, per un bacio, per le mie parole sporche, sporche.
Sai, poi mi son perdonato.
Ma era già tardi, era già il dueluglioduemiladiciassette.
L’ ho scritto fitto fitto sulle pareti, per chiudere i silenzi e lo strazio di quel gridare ovattato.
Ovunque solo la sua risata.
Crudele.
Il mio amore prima di morire.
– Mi ami?
Ho raccolto briciole e  coraggio per dire
Ma era già il dueluglioduemiladiciassette.
Sono morto e non lo sanno.
Vedono solo briciole e sporco.
E la follia senza esser matto.

 

Fatima Mutarelli

Mail: valelapennasi@gmail.com
Fb: Fatima Mutarelli (ragazza alla finestra)

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