L‘internazionalità intrecciata alla storia della Repubblica Marinara contaminerà anche gli eventi collaterali del Capodanno Bizantino in programma il primo settembre tra Amalfi ed Atrani. Due gli spettacoli che, come ormai è consuetudine, apriranno e chiuderanno la kermesse rievocativa e vedranno protagonisti l’Orchestra di Piazza Vittorio (31 agosto) ed il musical Amalfi 839 A.D., rivisitato appositamente per l’occasione. L’evento è organizzato dal Comune di Amalfi, in collaborazione con ilComune di Atrani e il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, ed è finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania 2014/2020 – “Iniziative promozionali sul territorio regionale”.
L’assessore ad Eventi e Cultura del Comune di Amalfi Enza Cobalto così annuncia la scelta degli artisti che accompagneranno il programma del Capodanno Bizantino: “In questa edizione abbiamo deciso di ricordare quanto la Repubblica Marinara avesse con le sue rotte, i suoi traffici e le sue relazioni un respiro internazionale. Su una galea amalfitana, s’incontravano persone provenienti da tutto il Mediterraneo. Così come nell’Orchestra di Piazza Vittorio s’incontrano musicisti provenienti da tutto il mondo. Così come oggi nelle piazze di Amalfi ed Atrani s’incontrano visitatori di ogni nazionalità. Per il primo settembre, abbiamo deciso di puntare sulla memoria storica anche per lo spettacolo. Sarà emozionante vedere la rievocazione della nascita della Repubblica Marinara in Piazza Duomo, nelle stesse strade dove si sono svolti i fatti storici, nello stesso giorno in cui celebriamo quella parte della nostra storia”
Giovedì 31 agosto alle 21.30 il primo dei due spettacoli del Capodanno Bizantino è con l’Orchestra di Piazza Vittorio. È la più grande orchestra multietnica d’Europa, con musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Un’internazionalità che è specchio del retaggio del Ducato Marinaro.
Insieme, i musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo, portata in oltre mille concerti in tutto il mondo. La stessa fusione che la Repubblica Marinara ha attuato nei millenni passati vivendo il Mediterraneo e le sue numerose culture, attraverso le sue rotte commerciali e diplomatiche.
“L’Isola di Legno”, il disco che l’Orchestra di Piazza Vittorio presenta in concerto in piazza Municipio ad Amalfi, è il risultato di un lavoro che dura da quindici anni ed è la fotografia del percorso musicale del gruppo sulla forma canzone. I musicisti dell’OPV sono autori ed interpreti di queste canzoni, che parlano di loro e che assomigliano a loro. L’Orchestra si basa su due aspetti fondamentali: il Viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma. L’incontro dei musicisti e dei loro repertori. Il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, in tour in Italia e nel mondo. Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. È questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Il nuovo repertorio è il risultato di quindici anni passati a suonare insieme; le storie che verranno narrate in Piazza Municipio saranno quelle che gli artisti si sono raccontate durante le interminabili ore di viaggio dei tour nazionali ed esteri.
Venerdì primo settembre l’immersione nella storia della Repubblica Marinara è a tutto tondo. La rievocazione dell’elezione dei comites, che per un anno avrebbero guidato la città-stato marinara, e che viene attuata con la nomina del Magister di Civiltà Amalfitana, si unisce alla rievocazione scenica dell’Amalfi 839 A.D. Musical. Appositamente per la diciassettesima edizione del Capodanno Bizantino, il musical che narra in note e parole la nascita della Repubblica Marinara con la liberazione dal dominio del principe longobardo Sicardo, andrà in scena alle 21.30 in Piazza Duomo. In una versione rivisitata ed estesa. La scenografia monumentale del salotto della città sarà parte integrante dello spettacolo. Tra incontri, scontri e duelli, andrà in scena a tutto campo con effetti studiati per l’occasione, tra il colonnato della Cattedrale di Sant’Andrea, la scalea, il sagrato e piazza Duomo.
Nelle stesse strade dove nell’anno 839 gli amalfitani sono scesi per liberarsi dal dominio longobardo, sarà proposta la rievocazione artistica ideata da Ario Avecone. Con scene inedite e nuovi personaggi, la romanzata storia d’amore tra Antonio e Giovanna sarà occasione per narrare la liberazione dalla tirannia e l’avvio di una delle più luminose pagine della storia della marineria italiana: quella della Repubblica Marinara. Molte le sorprese pensate per l’occasione, ma solo alcune vengono rese note: trenta nuovi attori in abito d’epoca si affiancheranno al cast stabile, in una versione ancor più dinamica del musical immersivo, che comprenderà anche alcune scene a cavallo.
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