I fuochi dolosi di questa tragica estate non hanno risparmiato neppure questo angolo di paradiso che si trova all’interno di un “Sito d’importanza comunitaria” ed è una “Zona di protezione speciale”, requisiti che la rendono unica, anche per la presenza del mammifero a rischio in Italia, e presente qui, la lontra.
Quello che inizia ad intravedersi tra il denso fumo sono ettari di bosco con alberi secolari inceneriti: salici, pioppi, ontani. L’appello del responsabile dell’Oasi è rivolto alla Regione e ai vigili del fuoco: “Abbiamo un centro visite e uno di accoglienza per le scolaresche tra i più importanti della Campania in questo luogo storico: un’isola verde che finora era rimasta da secoli com’era, si faccia presto prima che si parli di disastro ambientale”.