“Ancora una volta siamo costretti a fare i conti con il nostro territorio, così bello ma così fragile. Esprimiamo tutta la solidarietà agli ischitani per il momento difficile che stanno attraversando”. Così Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti, commenta il sisma che ha colpito l’isola campana, terza in Italia dopo Sicilia e Sardegna. “La fuga dei turisti –
aggiunge Masiello – mette in sofferenza la filiera economica isolana, che è una rete fittamente connessa e legata al turismo. Dalle informazioni dei nostri uffici sull’isola non risultano danni diretti alle aziende agricole, ma la paura che ha spinto i visitatori ad andare via frena il boom tipico dell’estate. Mesi già resi difficili dal caldo record e da una lunga e preoccupante siccità che non accenna a trovare sollievo. L’agricoltura gioca un ruolo importante per l’immagine e l’attrattività dell’isola, che è patrimonio inestimabile del sistema Campania”.
“Il terremoto ha rallentato un progetto in fase di avvio – aggiunge Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Napoli e Campania – che prevedeva il rafforzamento di Campagna Amica sull’isola dopo l’esordio eccellente a Serrara Fontana. Appena la situazione si sarà normalizzata, ci metteremo a lavoro per la ripartenza del mercato degli agricoltori e per la crescita della rete degli agriturismi. Negli ultimi anni si assiste ad una ripresa di quella che un tempo era l’attività principale dell’isola d’Ischia, che testimonia la richiesta crescente da parte dei turisti di prodotti di qualità, meglio ancora se locali. Il recupero delle colture tradizionali e la multifunzionalità delle imprese agricole camminano sulle gambe dei nostri giovani, proprio in forte simbiosi con mare e turismo”.