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Provincia di Salerno a rischio frane e alluvioni, dall’Istat la mappa dei rischi

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Il rischio idrogeologico nella provincia di Salerno è molto alto e sarebbero poco meno di 600 mila le persone a rischio che risiedono in prossimità di zone di pericolo frane. Case vecchie, costruite con criteri ormai superati e che non tengono conto delle vulnerabilità che nel tempo il nostro territorio ha dimostrato di avere. A mettere in luce la vetustà delle case salernitane è l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, che ha recentemente pubblicato la Mappa dei rischi naturali in Italia realizzata insieme a Casa Italia, la struttura di missione della Presidente del Consiglio dei ministri. Una “Mappa” corredata da utili cartografie navigabili e interrogabili su diversi livelli.

Un modo per valutare complessivamente gli elementi di pericolosità, la vulnerabilità degli edifici e quante persone sono soggette a rischio. Da Scafati a Sapri il 68,69% delle case risulta essere stato costruito prima del 1980 – considerato anno zero per la provincia – rapportato ai danni che il sisma provocò alle abitazioni. Il 29% degli edifici è stato realizzato tra il 1981 ed il 2005. Solo il 2% dei circa 500 mila edifici residenziali della provincia è stato costruito negli ultimi dodici anni.

A Salerno città il dato è ancora più allarmante con l’80% delle case costruite prima dell’80. In termini numerici vale a dire che dal 2005 ad oggi sono stati realizzati solo 10mila nuovi palazzi in tutto il salernitano. Quello che maggiormente preoccupa è che oltre l’80% di queste case normalmente risulta abitata da almeno una persona ed è stata realizzata in muratura portante piuttosto che in calcestruzzo armato.

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