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Cani torturati e impiccati Montecorvino sotto choc  

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Montecorvino Rovella sotto choc per il rinvenimento di due cani impiccati e un terzo trovato morto poco distante. Una vera e propria esecuzione quella messa in campo nei confronti di tre animali.

I cani sono stati rinvenuti con un cappio al collo e penzolanti da un albero in località Madonna dell’Eterno. A fare la macabra scoperta, un cittadino del luogo che ha pubblicato le foto su Facebook, attirando così l’attenzione degli animalisti di Rovella

Intanto, sui social sono state pubblicate le foto con l’appello di denunciare ai carabinieri qualsiasi elemento che aiuti consegnare alla giustizia questo serial killer.

Per oggi, infine, è prevista una fiaccolata con partenza dinanzi al municipio alle ore 21,30.

Sull’argomento è intervenuto Il comitato spontaneo “Uniti per Chicca” nato a Salerno in seguito all’uccisione di una cagnolina massacrata a calci lo scorso febbraio in un quartiere periferico della città

Il comitato spontaneo “Uniti per Chicca” si unisce al coro di indignazione e richiesta di giustizia anche per loro, vittime di un atto tanto vile quanto particolarmente lucido e atroce, chiedendo però che si vada al nocciolo della questione.

Montecorvino Rovella è, infatti, una realtà rurale, come tante nella provincia a sud di Salerno. Gli attivisti, singoli o appartenenti ad associazioni animaliste, qui non hanno vita facile: si adoperano, praticamente senza aiuti, per salvare sul posto i cani ed evitare loro il trasferimento in strutture convenzionate, spesso distanti molte decine di chilometri; si ritrovano a doverli sterilizzare a proprie spese e ad affrontare, da soli, l’intollerante di turno, chi li abbandona e, non ultimo, chi fa partorire il proprio cane e pretende poi che siano i volontari a sistemare i loro cuccioli. Un volontariato che ha un conseguente, notevole beneficio, per le casse comunali.

Perché la Legge Regionale 24 novembre 2001 n. 16, che stabilisce i compiti di Sindaci e Veterinari delle ASL, è puntualmente disattesa?

Ciò che si rende necessario e urgente, oggi, è un capillare censimento ed un costante monitoraggio della popolazione canina: controllo dei microchip, sanzioni per i possessori di cani che non lo hanno e per coloro che li detengono ancora a catena e in cattive condizioni igienico-sanitarie.

Va costituita una task force di controllo comunale, con verifiche serrate fin dentro le abitazioni private, punendo di non si attiene alle leggi. Chi fa partorire il proprio cane ha l’obbligo di non cedere i cuccioli prima dei due mesi e di far inserire loro il microchip.

 

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