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Abusivismo: De Luca attacca lo Stato, “Basta chiacchiere, servono pene severe”

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“La lotta all’abusivismo si fa prevedendo tre anni di carcere per chi costruisce abusivamente, la sospensione dei funzionari che autorizzano l’allaccio utenze e l’espulsione dalle attività economiche delle imprese che costruiscono”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania nel corso di una conferenza stampa convocata per rispondere alle accuse del “ministro della Giustizia che si presenta come campione della battaglia contro l’abusivismo”, ha affermato in risposta alle critiche avanzate alla Regione Campania dal guardasigilli in un’intervista a Repubblica.

Dopo il terremoto di Ischia del 21 agosto “il dibattito pubblico – per De Luca – ha assunto carattere di assoluta confusione e volgare demagogia e strumentalizzazione, in relazione alla legge approvata dalla Regione”. Legge, rinviata alla Consulta, che consentirebbe l’acquisizione al patrimonio comunale degli abusi che non si riescono a demolire.

“L’unico a proporre una sanatoria è stato il ministro della giustizia – ha aggiunto De Luca – La nostra norma è 10 volte più rigorosa mentre quella che propone lui è tollerante”. Il ministro aveva già bocciato l’idea del presidente della campania di prevedere il carcere per chi commette abusi “ma così facendo – risponde il governatore – confessa che lo stato è impotente e che le misure penali non possono essere applicate. E’ scandaloso. Con una pena bassa si ha di conseguenza una sospensione della pena. Questo sarebbe il motivo per rinunciare a esercitare l’azione penale? è scandaloso e sconcertante”.

“A giorni verrà nominato un commissario per Ischia – ha ribadito il Governatore -. Mi auguro sia una figura tecnica che stia lì 24 ore su 24 a Ischia. Occorre fare chiarezza su confusione sconcertante: lo Stato demolisca gli immobili in zone di vincolo assoluto, realizzati da camorra o in zone a rischio idrogeologico. In zone interne possono essere acquisiti al pubblico e messi in graduatoria”.

“La discriminante è tra parlatori e chi fa, no all’Italia del mezzo mezzo e di chi fa finta, quella che grida contro l’abusivismo e poi non muove un dito. Abbiamo ricevuto un’eredità  drammatica dai decenni alle spalle: in questi 25 anni di demolizioni se ne saranno viste alcune, che si contano sulle dita di una mano. Primo obiettivo: ripristinare la verità. Secondo: chiarimento sulla nostra legge regionale e le strumentalizzazioni da esponenti del Governo. Terzo: siamo noi che sfidiamo il mondo politico, Governo e Parlamento, sul tema dell’ambientalismo”. Questo il pensiero di De Luca a margine della conferenza.

IL RAPPORTO TRA DE LUCA E GENTILONI

“Il rapporto con il governo Gentiloni è di collaborazione eccellente. Non c’è stato nessun cambiamento nei confronti della Campania nel passaggio dal governo Renzi a Gentiloni”. Questo il pensiero di De Luca a margine della conferenza in cui ha replicato alle polemiche sollevate da alcuni membri del governo, tra cui Orlando e Delrio, dopo il sisma di Ischia. De Luca nel suo intervento ha citato il sostegno economico del governo Renzi alle opere ambientali in Campania, dai fondi per le ecoballe a Bagnoli, ma ai cronisti che gli chiedevano se l’atteggiamento di Orlando fosse dovuto anche all’opposizione interna a Renzi nel Pd, De Luca ha risposto: “No”. “Ho solo citato – ha detto – Renzi per ricordare un dato storico: la Campania è impegnata a risolvere il problema ambientale di 5,6 milioni di ecoballe, senza i soldi di Renzi e l’impegno diretto del governo non avremmo affrontato il problema. Non c’è nessun cambio di atteggiamento tra Renzi e Gentiloni”.

 

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